La guerra è finita

  • DISTRIBUZIONE

    Mediawan

  • PUNTATE

    4 x 100 min

  • USCITA

    2020

La guerra è finita

Una storia che inizia poco dopo la Liberazione (liberamente ispirata a personaggi e fatti realmente accaduti) per parlarci di adulti coraggiosi e ragazzi che tornano lentamente alla vita, all’interno di un istituto dove trovano rifugio centinaia di bambini e adolescenti soli al mondo, reduci dai lager.

In un’Italia ridotta in macerie, una storia con aspetti di fiaba, dove bambini e ragazzi scoprono il rispetto reciproco, la solidarietà, la voglia di giocare, studiare, lavorare, raccontare la loro perduta umanità.

Certo, come in ogni fiaba, dovranno prima attraversare dure prove e sconfiggere mostri. Adorno dice che dopo Auschwitz, è impossibile scrivere poesie. Le storie di questi ragazzi lo contraddicono. Loro, furono la nuova poesia.

Episodio 4
la guerra è finita

Cast Artistico

Michele Riondino
Isabella Ragonese
Valerio Binasco
e con Andrea Bosca
Carmine Buschini
Federico Cesari
Carolina Sala
Juju Di Domenico
Beatrice Cevolani
Paola Sambo
Diego Facciotti
Alfredo Pea
Laura Pizzirani
Sara Lazzaro
Maria Vittoria Dallasta
Augusto Grillone
Eva Soavi
Anna Pini
Maxim Gallozzi
e con Sandra Ceccarelli

Cast Tecnico

 

REGIA Michele Soavi
SCENEGGIATURA Una serie creata da Sandro Petraglia
Con la collaborazione di Lorenzo Bagnatori, Eleonora Bordi, Michela Straniero
FOTOGRAFIA Stefano Palombi
MONTAGGIO Roberto Missiroli, Sara Petracca (A.M.C.)

 

MUSICHE DI Ralf Hildenbeutel
SCENOGRAFIA Alessandra Mura
COSTUMI Eva Coen
ACCONCIATURE Loredana Giuliani
TRUCCO Marco Pompei
SUONO Carlo Missidenti
CASTING Barbara Daniele

 

PRODUTTORE ESECUTIVO
Francesco Beltrame
PRODUTTORI DELEGATI
Marco Camilli, Luigi Pinto
PRODUTTORE RAI Erica Pellegrini
PRODOTTO DA Carlo Degli Esposti, Nicola Serra
con Max Gusberti
UNA PRODUZIONE Palomar
con Rai Fiction

Gabriel arriva appena in tempo: Sara ha la pistola in mano e sta per ammazzare il ras, ma la convince a non farlo, non vale la pena rovinarsi la vita. Alla Tenuta intanto, Mattia rifiuta la proposta di un suo cugino di partire insieme per andare a lavorare nelle miniere del Belgio; Stefano litiga con Ben e Giulia, che hanno accolto altri ragazzi; Gabriel e Sara, che leggono un libro vicinissimi l’uno all’altra, si baciano. Stefano riesce a strappare alla Terenzi un colloquio: è l’ultima speranza che hanno di restare alla Tenuta. Ma Giulia non si dimostra affatto diplomatica e quando lo scoprono, Davide e Ben la accusano di essere stata irresponsabile e lei offesa decide di lasciare la Tenuta. Davide non la ferma, adesso ha altro per la testa. Infatti, sfogliando il diario che gli ha consegnato il colonnello De Giorgi, ha trovato una foto di gruppo: con dolore, ha riconosciuto tra i soldati anche Mattia. Nel casotto del ragazzo, un passaporto falso con il visto per l’Argentina gli dice ancora di più. Mentre per Giulia, tornata nella propria casa, è arrivato il momento di andare a trovare suo padre in carcere, per Davide, invece, è arrivato il momento di affrontare Mattia. Lo obbliga ad ammettere la verità e a condurlo nel luogo dove poco prima dell’alba un camion verrà a prendersi gli ex camerati per portarli al porto di Genova. Davide e i suoi irrompono e arrestano tutti i fuggiaschi decidendo di consegnarli al colonnello De Giorgi, perché la giustizia faccia il suo corso. Se Mattia dovrà decidere per il bene di Miriam, Davide dovrà ammettere di aver bisogno di Giulia e di doverle chiedere scusa. È arrivato il momento della verità e del dolore, ma anche quello in cui voltare pagina. Grazie all’intervento di Stefano, la Tenuta viene requisita dallo Stato e la scuola rurale viene presa come sede elettorale per le prime votazioni dell’Italia libera, il 2 giugno 1946. Pochi giorni prima, i ragazzi vanno a sostenere gli esami. La battaglia è vinta: si terranno quel posto fino a quando anche l’ultimo bambino avrà trovato una famiglia o sarà partito. Ora, veramente, la guerra è finita.

Episodio 3
la guerra è finita

Cast Artistico

Michele Riondino
Isabella Ragonese
Valerio Binasco
e con Andrea Bosca
Carmine Buschini
Federico Cesari
Carolina Sala
Juju Di Domenico
Beatrice Cevolani
Paola Sambo
Diego Facciotti
Alfredo Pea
Laura Pizzirani
Sara Lazzaro
Maria Vittoria Dallasta
Augusto Grillone
Eva Soavi
Anna Pini
Maxim Gallozzi
e con Sandra Ceccarelli

Cast Tecnico

 

REGIA Michele Soavi
SCENEGGIATURA Una serie creata da Sandro Petraglia
Con la collaborazione di Lorenzo Bagnatori, Eleonora Bordi, Michela Straniero
FOTOGRAFIA Stefano Palombi
MONTAGGIO Roberto Missiroli, Sara Petracca (A.M.C.)

 

MUSICHE DI Ralf Hildenbeutel
SCENOGRAFIA Alessandra Mura
COSTUMI Eva Coen
ACCONCIATURE Loredana Giuliani
TRUCCO Marco Pompei
SUONO Carlo Missidenti
CASTING Barbara Daniele

 

PRODUTTORE ESECUTIVO
Francesco Beltrame
PRODUTTORI DELEGATI
Marco Camilli, Luigi Pinto
PRODUTTORE RAI Erica Pellegrini
PRODOTTO DA Carlo Degli Esposti, Nicola Serra
con Max Gusberti
UNA PRODUZIONE Palomar
con Rai Fiction

Per scoprire la provenienza della spilla, Davide si mette in contatto con il colonnello De Giorgi, uno degli ufficiali incaricati di dare la caccia ai criminali di guerra latitanti. Scopre così che la spilla apparteneva al plotone del Tenente Bianchi, che si è macchiato di svariati crimini contro la popolazione civile, ma gli rimane di capire se anche Mattia faceva parte di quel gruppo. Intanto alla Tenuta arriva la notizia che lo sfratto è ormai esecutivo. L’avvocato Stefano, per aiutarli, ha un’idea: mettere in scena un’epidemia di tifo, costringendo i carabinieri a rimandare lo sfratto. Del resto, alla Tenuta arrivano nuovi ragazzi, accolti da Ben. Il numero dei giovani pronti a partire per la Palestina cresce, malgrado la flotta inglese non sembri ancora disposta a far passare alcuna imbarcazione diretta alla Terra Promessa. Miriam e Mattia sono sempre più vicini, come il giovane avvocato e Giulia, che Stefano invita ad andare con lui a un grande ballo in città per parlare direttamente con la marchesa Terenzi, presentandola come sua fidanzata. Giulia accetta, ma, all’ultimo momento, la marchesa fa sapere a Stefano che non se la sente di venire e i due si ritrovano in una piazza dove la gente comune festeggia la fine della guerra, e anche loro provano a essere felici dopo i tanti anni bui. Il giorno dopo Gabriel, che ha deciso di tentare una spedizione punitiva ai danni della Marchesa Terenzi, finisce per fare amicizia con lei. Per il momento, come annuncia a Davide, il pericolo dello sfratto è scampato. Sara intanto, approfitta di uno spostamento di Davide a Milano per nascondersi nella jeep di lui e tornare alla sua vecchia casa, scoprendo che è stata sequestrata e rivenduta. Ma sono altre le ragioni per cui Davide è a Milano: il colonnello De Giorgi ha trovato una specie di diario di un soldato del plotone del Tenente Bianchi e lo consegna a Davide. Intanto, cercando Daniele tra i superstiti di Ebensee, si imbatte in Giuditta, una sopravvissuta che gli racconta di aver salvato sua figlia affidandola a una famiglia di contadini in Austria: si chiamava Ninnina. Sembra un miracolo. E in quel giorno di festa e partenza – triste e insieme allegro –, Miriam finalmente ricomincia a suonare il piano, mentre Giulia consola Davide che ha sempre meno speranze di ritrovare Daniele, avvicinandosi a lui. Intanto Sara ha scoperto dal giornale che il ras di quartiere che aveva denunciato la sua famiglia alle SS è stato scarcerato. Involontariamente, Gabriel le suggerisce di usare la pistola di Davide per vendicarsi, ma quando poi capisce che sia la ragazza sia l’arma sono sparite, salta in sella alla moto e corre a cercarla…

Foto © Angelo Turetta

Episodio 2
la guerra è finita

Cast Artistico

Michele Riondino
Isabella Ragonese
Valerio Binasco
e con Andrea Bosca
Carmine Buschini
Federico Cesari
Carolina Sala
Juju Di Domenico
Maria Vittoria Dallasta
Beatrice Cevolani
Laura Pizzirani
Alfredo Pea
Diego Facciotti
Augusto Grillone
Eva Soavi
Anna Pini
Maxim Gallozzi

Cast Tecnico

 

REGIA Michele Soavi
SCENEGGIATURA Una serie creata da Sandro Petraglia
Con la collaborazione di Lorenzo Bagnatori, Eleonora Bordi, Michela Straniero
FOTOGRAFIA Stefano Palombi
MONTAGGIO Roberto Missiroli, Sara Petracca (A.M.C.)

 

MUSICHE DI Ralf Hildenbeutel
SCENOGRAFIA Alessandra Mura
COSTUMI Eva Coen
ACCONCIATURE Loredana Giuliani
TRUCCO Marco Pompei
SUONO Carlo Missidenti
CASTING Barbara Daniele

 

PRODUTTORE ESECUTIVO
Francesco Beltrame
PRODUTTORI DELEGATI
Marco Camilli, Luigi Pinto
PRODUTTORE RAI Erica Pellegrini
PRODOTTO DA Carlo Degli Esposti, Nicola Serra
con Max Gusberti
UNA PRODUZIONE Palomar
con Rai Fiction

Davide cerca di far intercedere, in favore dell’occupazione della Tenuta, il vecchio dirigente della fabbrica meccanica in cui lavorava, Besozzi, ma l’uomo non può aiutarli. I Terenzi però sono amici di famiglia di Giulia, così la ragazza decide di tornare a casa, anche se significa parlare con la madre e riaprire delle ferite dolorose: suo padre infatti è stato arrestato per collaborazionismo con i nazisti e Giulia, che pure gli vuole bene, non riesce a perdonarlo. L’incontro con l’amministratore delegato dei Terenzi è un buco nell’acqua, ma nella sala d’aspetto Giulia incontra Stefano Dell’Ara, un giovane avvocato che rimane molto colpito da Giulia e decide di andare alla Tenuta a dare un’occhiata. Nel frattempo, mentre Davide cerca notizie su sua moglie e suo figlio, alla Tenuta Sara scopre che Gabriel, malgrado abbia 17 anni, non sa leggere, ma si vergogna ad ammetterlo e si ripromette di insegnarglielo e di scoprire cosa nasconda in quel pacco logoro da cui non si separa mai. Mattia, per parte sua, cerca qualcosa da rubare alla Tenuta, e si impadronisce di un orologio di Giulia, l’unico ricordo che ha del padre, finendo per scoprire che prima della guerra Miriam suonava il piano, ma ora non si ricorda più come si fa. Il giovane avvocato Stefano Dell’Ara arriva alla Tenuta e, colpito da quanto stanno facendo per i ragazzi, promette che proverà a parlare con la marchesa Terenzi, la proprietaria di quel posto. Intanto, dopo un lungo viaggio, Davide arriva a Mauthausen per scoprire che Enrica è morta. Devastato, risale sulla sua jeep per tornare in Italia… ma non da solo. Con lui c’è Ninnina – tre o forse quattro anni –, una bambina italiana trovata in una casa di contadini austriaci che l’hanno avuta da una prigioniera, una notte, in una tormenta di neve, durante una marcia di trasferimento da un campo di prigionia a un altro. Alla Tenuta, intanto, alcuni ragazzi prendono in giro Gabriel perché hanno scoperto che non sa leggere. Pensando che Sara abbia fatto la spia, la tratta malissimo e scappa dalla Tenuta, ma poi, quando scopre che lei non c’entra niente torna con dei “doni” per scusarsi mettendo tutti nei guai con i suoi furti e venendo alle mani con Mattia. Il momento della partenza per l’Argentina si avvicina e il ragazzo deve decidere se abbandonare Miriam, ma non sa che Davide ha appena trovato nel suo capanno una spilla con una scritta che presumibilmente appartiene a un battaglione della Guardia Repubblicana, e quindi ha cominciato a sospettare di lui…

Foto © Angelo Turetta

Episodio 1
la guerra è finita

Cast Artistico

Michele Riondino
Isabella Ragonese
Valerio Binasco
e con Andrea Bosca
Carmine Buschini
Federico Cesari
Carolina Sala
Juju Di Domenico
Maria Vittoria Dallasta
Beatrice Cevolani
Laura Pizzirani
Alfredo Pea
Diego Facciotti
Augusto Grillone
Eva Soavi
Anna Pini
Maxim Gallozzi

Cast Tecnico

 

REGIA Michele Soavi
SCENEGGIATURA Una serie creata da Sandro Petraglia
Con la collaborazione di Lorenzo Bagnatori, Eleonora Bordi, Michela Straniero
FOTOGRAFIA Stefano Palombi
MONTAGGIO Roberto Missiroli, Sara Petracca (A.M.C.)

 

MUSICHE DI Ralf Hildenbeutel
SCENOGRAFIA Alessandra Mura
COSTUMI Eva Coen
ACCONCIATURE Loredana Giuliani
TRUCCO Marco Pompei
SUONO Carlo Missidenti
CASTING Barbara Daniele

 

PRODUTTORE ESECUTIVO
Francesco Beltrame
PRODUTTORI DELEGATI
Marco Camilli, Luigi Pinto
PRODUTTORE RAI Erica Pellegrini
PRODOTTO DA Carlo Degli Esposti, Nicola Serra
con Max Gusberti
UNA PRODUZIONE Palomar
con Rai Fiction

È l’aprile del 1945. All’indomani della Liberazione iniziano a tornare in Italia, dai campi, gli ebrei sopravvissuti al nazismo. Tra questi, ci sono dei bambini. Davide, un ex ingegnere che fa parte del CLN, si reca alla frontiera alla ricerca del figlio Daniele, deportato due anni prima con sua moglie Enrica. Di Daniele non c’è traccia, ma al suo posto c’è un bambino della sua età, si chiama Giovanni ed è muto per i traumi subìti. E insieme a lui ce ne sono altri: Gabriel, Miriam, le sorelle Alisa e Lila… Tutti sopravvissuti ai campi, tutti senza nessuno che si prenda cura di loro. Davide li porta a Milano, dove spera che possano ricongiungersi con le loro famiglie, ma una volta arrivato al Centro rifugiati scopre che non c’è più posto per accogliere né loro né i ragazzi arrivati con Beniamino, detto Ben, un ex ufficiale della Brigata Ebraica, e con Giulia – una pedagogista di buona famiglia che si dà da fare come volontaria. Davide allora ha l’idea di portarli tutti in una Tenuta che conosce, abbandonata dai tempi della guerra. Qui, il giorno precedente, è arrivato pure Mattia, che ha solo 18 anni. Anche Mattia è orfano, ma ha una storia molto diversa dagli altri: ha militato nella Guardia Repubblicana e si è nascosto nella Tenuta per sfuggire ai partigiani. Davide, Ben e Giulia si mettono subito all’opera e con l’aiuto dei ragazzi allestiscono le camerate e rimettono in funzione acqua e riscaldamento, pur rendendosi conto che – anche se ora la guerra è finita – tornare a vivere non sarà facile per nessuno. Davide, ora che ha sistemato i ragazzi, vorrebbe andare via. Ma, tornato al suo appartamento, non ce la fa: ogni cosa gli parla di Enrica e Daniele. Così torna dai ragazzi e soprattutto da Giovanni, che ha 7 anni come suo figlio Daniele, e con cui instaura un rapporto speciale. Al gruppo dei grandi si aggiungono altre due volontarie: Eugenia, una maestra cattolica, e Susanna, una pediatra che ha con sé sua figlia Ester, alla quale è riuscita a evitare la deportazione. Qualche giorno più tardi, il Centro segnala che alla frontiera è in arrivo un nuovo treno carico di ex deportati e tra loro ci sono dei bambini. Davide ci va con Giulia. E, nella piccola stazione, incontra un suo vicino di casa che è stato sui treni assieme a sua moglie e a suo figlio. Da lui scopre che Enrica e Daniele sono stati portati al campo di Fossoli prima di essere caricati su un treno diretto in Polonia. Il vicino di casa non sa altro. In quello stesso momento, ai cancelli del vecchio collegio, arriva Sara, 16 anni, anche lei scampata ai campi. È così stremata che sviene tra le braccia di Gabriel. Davide e Giulia tornano al collegio con altri ragazzini recuperati alla frontiera. La Tenuta si riempie di voci, corpi, colori. Ma è dura: il ricordo del lager è ancora recente. Ben ha il progetto di portarli tutti in Palestina e così decide di stabilire delle regole, organizzando la Tenuta come un kibbutz. Ma non è facile, perché i ragazzi, specie i più grandi, non sopportano più nessuna regola, nessuna serratura, nessun cancello chiuso. Giulia comincia a raccogliere le testimonianze dei ragazzi, cercando di vincere la loro ritrosia, convinta che sia necessario parlare, raccontare, per superare l’orrore che hanno vissuto. Anche lei però, su questa strada, conosce le prime delusioni: né Sara né Gabriel accettano di parlare: non vogliono ricordare nulla del loro passato più recente. Davide grazie all’aiuto di Aldo, ex partigiano come lui, rintraccia un dipendente delle ferrovie che lavorava a Fossoli e riesce a farsi consegnare alcuni registri dove trova il nome del lager in cui sono stati portati Enrica e Daniele: Mauthausen, in Austria. Intanto Mattia riesce a mettersi in contatto con i suoi ex commilitoni, il Tenente Bianchi e altri fedelissimi, che vogliono lasciare l’Italia ma hanno bisogno di soldi per i documenti falsi e per organizzare il lungo viaggio in nave verso l’Argentina. Mattia viene incaricato di trovare del denaro alla Tenuta, ma ha un grande peso sul cuore perché sta cominciando ad affezionarsi a quel posto, a quei ragazzi così diversi da lui, e soprattutto a Miriam. Le cose cominciano lentamente ad andare meglio, sono arrivati degli approvvigionamenti, qualche aiuto, ma poi all’improvviso arriva una brutta sorpresa: alla Tenuta, che appartiene a una famiglia nobile del luogo, i marchesi Terenzi, arrivano i carabinieri. I proprietari rivogliono quel posto, bisogna sgomberare. Davide inventa una bugia: il prefetto li ha autorizzati a stare lì. I carabinieri se la bevono, ma tutti gli altri sono molto preoccupati. Ora che succederà?

Foto © Angelo Turetta