Policy anti-bullismo, anti-molestie e anti-discriminazione
Principi di comportamento
Palomar S.p.a. crede fermamente che la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso generi un indiscutibile vantaggio sia a tutte le persone coinvolte a qualsiasi titolo nel processo di produzione che al raggiungimento degli obiettivi aziendali e quindi proibisce ogni forma di molestia e discriminazione.
Palomar S.p.a. vuole assicurare un ambiente di lavoro sano dove tutti sono trattati in modo equo e con rispetto.
E’ preoccupazione principale di Palomar S.p.a. assicurarsi che nessuna forma di bullismo, molestia o discriminazione possa avvenire sul luogo di lavoro. Non sono pertanto tollerati comportamenti vessatori, ostili, discriminatori o di molestia di qualsiasi tipo.
Rifiutiamo:
Bullismo: qualsiasi comportamento aggressivo, consistente in atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione, siano essi fisici, verbali o psicologici, commessi da un soggetto forte nei confronti di un soggetto debole e in grado di indurre nella vittima la sensazione di essere minacciato, umiliato, etc. Per soggetto “forte” si intende non solo colui che esercita la forza fisica e il potere di costringere mediante intimidazione, ma anche il soggetto che si venga a trovare in una posizione di forza derivante da una posizione di autorità e/o da una condizione di appartenenza ad un gruppo “dominante”.
Discriminazione: qualsiasi molestia riferita a qualsiasi caratteristica della persona e/o scelta di vita individuale (quali, ad esempio, età, stato civile, unione civile, aspetto fisico, disabilità fisica o mentale, nazionalità, origini etniche o nazionali, cambiamento di genere, gravidanza, razza, religione o credo, sesso o orientamento sessuale, adesione a soggetti di rappresentanza politico e/o sindacale) posta in essere in forma diretta – qualora un soggetto venga trattato con minor favore di quanto sia, o sarebbe, stato trattato un altro soggetto in una situazione analoga – o in forma indiretta – qualora un soggetto, o una categoria di soggetti, sia posta in una situazione di particolare svantaggio rispetto a un altro soggetto, o categoria di soggetti, in una situazione analoga.
Mobbing: si intendono le condotte offensive, intimidatorie, persecutorie, vessatorie e, più in generale, qualsiasi uso improprio del potere (derivante da una posizione di autorità, dall’uso della forza fisica e/o dall’intimidazione) che possa portare un individuo a sentirsi denigrato, umiliato, danneggiato, minacciato o turbato.
Molestia: si intende qualsiasi comportamento invadente, pressante, insistente, indiscreto e/o comunque indesiderato avente lo scopo o l’effetto di violare la dignità della persona o di creare un ambiente intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo per la persona e/o di interferire sgradevolmente nella sua sfera di quiete e libertà. Una molestia può implicare discriminazione.
Molestia sessuale: si intende qualsiasi comportamento indesiderato a connotazione sessuale, indipendentemente dal sesso o dall’orientamento. Le molestie sessuali possono essere perpetrate da ogni genere e possono essere espresse in forma fisica, scritta, verbale o in qualsiasi altra forma o, comunque ogni altro tipo di discriminazione basata sul sesso che offende la dignità di qualsiasi persona di qualsiasi genere.
Ritorsione: si intende qualsiasi comportamento indesiderato conseguente al non aver subito, all’aver rifiutato, all’aver segnalato e/o denunciato Mobbing, Molestie, Molestie sessuali, Discriminazioni e/o Ritorsioni nei confronti propri o di terzi.
Comportamenti vietati
Assumere, retribuire, trattare diversamente e/o comunque agevolare nello svolgimento delle attività lavorative e/o concedere benefit specifici a determinate persone e/o gruppi di persone esclusivamente per ragioni legate alla loro etnia, genere sessuale, preferenze sessuali, convinzioni politiche o religiose o altre simili ragioni discriminatorie;
Offrire vantaggi lavorativi, come incarichi favorevoli, revisioni, promozioni o vantaggi simili, in cambio di favori sessuali.
Fare avance sessuali e, dopo aver ricevuto un rifiuto o una lamentela, minacciare o procedere a ritorsione o a altra condotta discriminatoria.
Flirtare o fare richieste o tentativi ripetuti indesiderati di contatti sociali, inclusi il toccare, il fissare, o commentare (es. commenti di natura sessuale sull’aspetto o l’abbigliamento di una persona, avances o richieste di intimità sessuale non sollecitate o indesiderate, e-mail o altre comunicazioni elettroniche/messaggi con contenuti sessuali espliciti).
Abusi verbali, incluse urla, minacce, ingiurie, imprecazioni o insulti, compresi i commenti relativi all’aspetto fisico di una persona (ad esempio legati al fatto che la persona sia più o meno attraente) o alla sua appartenenza al genere LGBTQ+.
Mostrare, far circolare materiale e/o fare battute di natura sessuale, sessiste o razziste, e comunque discriminatorie con riferimento all’età, orientamento sessuale o caratteristiche fisiche o mentali di un individuo, compresi commenti indesiderati e ridicolizzanti, o diffusione di voci riguardo qualcuno od offensive per qualcuno.
Rifiutarsi di comunicare, escludere individui o gruppi, isolarli socialmente, fissare intenzionalmente obiettivi o scadenze non realistiche, sminuire le attività o altre caratteristiche di una persona, o criticarla ingiustificatamente e reiteratamente.
Cyber bullismo, ad esempio fare o pubblicare commenti discriminatori o denigratori sui social media o perpetrare abusi via chat.
Mobbing, ad esempio reiterati comportamenti ostili, prevaricazione o persecuzione psicologica, mortificazione morale o emarginazione nei confronti del lavoratore subordinato.
Uso di un linguaggio rude e insultante o espressione di commenti che considerano ragazze, donne, ragazzi o uomini in modi stereotipati.
Ingiurie personali connesse all’orientamento sessuale o all’identità di genere della persona.
Affermazioni o atti legati tesi a evidenziare che la persona cui sono rivolte rientri nelle categorie sessuali stereotipate.
Procedure per il monitoraggio, prevenzione e denuncia delle violazioni
Palomar S.p.a. ha interesse alla corretta e costante applicazione della presente Policy e ha istituito un’attività di monitoraggio anche al fine di valutare l’implementazione di ulteriori prassi idonee a prevenire i comportamenti indesiderati.
Palomar S.p.a. incoraggia a segnalare qualsiasi atto, fatto e/o comportamento di violazione della Policy (sia quelli di cui si è stati vittima che quelli di cui si è stati testimoni).
Le segnalazioni devono essere inviate al seguente indirizzo e-mail moretti@salviniesoci.it e all’attenzione dell’Avv. Francesco Moretti.
Tutte le denunce saranno trattate con la massima riservatezza e delicatezza e i denuncianti, o coloro che parteciperanno ad indagini relative alla violazione della Policy, saranno protetti da vittimizzazioni, costrizioni, intimidazioni, ritorsioni, interferenze o discriminazioni così come previsto dall’art. 6, D. Lgs. 231/2001.
Palomar S.p.a. sanzionerà con la massima severità ogni comportamento vietato.